La mattina dopo appena sveglio apprendo che un maggiore inglese è attendato a pochi passi da noi.
Questo ufficiale assieme ad altro sottufficiale è stato paracadutato dal suo governo con il compito di svolgere azione di propaganda tra i partigiani albanesi. Ha vissuto in montagna prendendo a cuore le condizioni di noi italiani dispersi, distribuendo (si dice ) ai comandanti….centinaia di sterline per il loro sostentamento; a lui si sarebbe affiancato un ufficiale italiano con l’incarico d’interprete.
Risolvo di accostarlo per chiedergli:
- se è possibile avere qualche sterlina.
- Se mi può fornire qualche capo di corredo
- se vi possibilità d’imbarco per l’Italia
Mi si risponde che il maggiore ha ricevuto disposizioni di disinteressarsi degli Italiani, quindi niente sterline e per l’imbarco nessuna speranza; riesco per fortuna a racimolare un caldo maglione di lana che all’istante indosso.
Continuiamo la marcia e dopo qualche ora sostiamo in una radura tra i monti per poi proseguire alla volta di Tregenda, poco distante.
La località posta a mille metri di quota è la nuova nostra tappa che dura cinque lunghi giorni. La notte, riparato malamente dal telo da tenda, da un corto cappotto e da una coperta, non riesco a chiudere occhio per il freddo.
Scarseggiamo di acqua che racimoliamo nelle conchette delle rocce circostanti; tutto questo e la cronica mancanza di cibo fanno di me in poco tempo l’ombra di me stesso.
Sono assai debole ed a volte non ho la forza di fare qualche passo per andare a bere un pò d’acqua.
Comprendo che di questo passo potrebbe accadermi qualcosa di serio e decido di abbandonare quei montanari e di proseguire di nuovo per Treghiass dove sperò di procurarmi del cibo con l’offerta di un qualunque lavoro; mi avvio di pomeriggio e stremato finalmente giungo in vista del paese ma prima , nei pressi di una capanna mi si offre del lavoro. Accetto ed inizio per la prima volta in vita mia un lavoro che sembra spezzarmi le braccia e la schiena; si tratta di lavorare di piccone e di trasportare grosse pietre per la costruzione di una capanna. Lavoro alla meno peggio e alla sera a fine lavoro mi ristoro un pò con del buccellato e formaggio fritto, per la prima volta dopo tanto tempo riesco così a ingurgitare qualcosa di caldo ed a riposare tra foglie di granturco.